Lo scorso 9 Giugno presso il parco di Villa Chierici a Carpi ho presentato l’ultimo lavoro discografico.
Erano con me sul palco Giovanni Po (chitarra ritmica); Matteo Zucconi (contrabbasso) ; Giorgio Nonnato (batteria); Giuliano Nora (sax); Davide Vicari (sax); Simone Valla (sax).
Un gruppo di ottimi musicisti oltre che di amici.
La location che ospitava il concerto di presentazione di “Mappamondo” ( Emme Record Label di Enrico Moccia) è un luogo magico ed è la sede di una splendida realtà che opera nel sociale da molto tempo: la Cooperativa sociale Nazareno.
Abbiamo presentato 5 dei 7 brani del nuovo disco più altri 5 del vecchio album “I bambini non sanno”. Per la prima volta siamo riusciti a sostenere un’intera serata con soli brani originali.: motivo questo di grande soddisfazione ed orgoglio.
In situazioni di questo tipo aleggia il rischio che lo spettacolo possa , ad un certo punto ,calare di intensità ed emotività soprattutto perché la maggior parte del pubblico è al suo primo ascolto. Un rischio ma anche una sfida ovviamente.
L’obiettivo finale di ogni musicista (o sarebbe meglio dire artista) è quello di rivolgersi ad un pubblico. Questo implica che quella musica dovrà essere in qualche modo comunicativa e perché sia tale deve sapersi offrire in un modo che seppur inedito (o arditamente inedito) sappia incarnarsi in una forma comprensibile e quindi non completamente inedita.
In parole povere: il grande musicista accontenta pubblico e critica. Quell’”accontenta” però non va letto come “ruffianeria”, ma al contrario pone il musicista/compositore difronte una grande sfida: confezionare un contenuto inedito con una forma comprensibile che, in tal modo, catturi l’ascoltatore e lo induca ad arrivare al cuore dell’opera.
Molte musiche che riteniamo fantastiche sono in realtà molto più complesse (sulla carta) di quanto il nostro orecchio e la nostra emozione ci suggeriscano.
La chiamiamo la Bellezza della semplicità o più semplicemente Arte con la A maiuscola.
E questo è inevitabilmente il mio riferimento: trasmettere ciò che penso in modo che venga accolto nel modo più efficace possibile partendo dal presupposto che chi ascolterà non sarà necessariamente un musicista o un critico musicale.
Non è essere accondiscendenti ma essere ARTIGIANI della musica.
Ebbene anche con questo nuovo lavoro “Mappamondo” ho voluto mixare questi due aspetti che non riguardano più solo la musica ma forse e ancor prima, la comunicazione tra persone!
Enrico Zanella